Pur nella consapevolezza che il mercato dell’arte contemporanea è ancora dominato da mostri sacri e veterani come Gerhard Richter, David Hockney o Yayoi Kusama, ci sono giovani e giovanissimi che si stanno costruendo un nome in questi anni.
Cresciuti in un contesto precario che non è lo stesso nel quale si sono formati i “grandi vecchi”, si esprimono in maniera diversa, a volte addirittura aggressiva, e ricorrendo a mezzi espressivi anomali. Ne abbiamo selezionati alcuni, tutti italiani, veramente molto promettenti.
Giovani artisti dalle grandi potenzialità
- Margherita Raso: classe 1990, è originaria di Lecco e lavora essenzialmente con tessuti, che lavora lei stessa fino a dar loro una forma plastica.
- Alfredo Aceto: torinese trapiantato in Svizzera, ha preso a prestito i linguaggi e le tecniche dell’arte surrealista, che ha trasportato nel mondo contemporaneo.
- Sofia Podestà: fotografa romana premiata nel 2019 nell’ambito della manifestazione “Giovani Creativi”, ha già partecipato a mostre in quel di Melbourne, Parigi e Amman (fra gli altri).
- Giorgio Di Noto: un altro fotografo, il cui lavoro può essere scambiato per un tipo di reportage giornalistico (giovanissimo, ha documentato la primavera araba). Nell’ultimo lavoro, “The Iceberg”, ha provato a “ritrarre” il deep web.
- Francesco Pozzato: vicentino, nato nel 1992, si definisce “ossessionato” dalla Storia antica, ma lavora con installazioni assolutamente moderne. Il risultato finale è un contrasto molto suggestivo.
- Andrea Romano: milanese classe 1984, combina disegno e scultura senza disdegnare altri linguaggi, e il suo lavoro può sembrare profondamente tradizionale considerando che la sua generazione ha abbracciato quasi in toto le nuove tecnologie.