A questo punto della nostra dissertazione sullo studio presso le accademie di belle arti in Italia è necessario un avvertimento: coloro che fossero interessati ad approfondire la conoscenza di alcune branche dell’arte contemporanea potrebbero rimanere delusi dall’offerta formativa in questo senso.
Su argomenti come body art o arte pubblica (murales, street art e via discorrendo) non è difficile ormai trovare studi e volumi curati da critici anche di altissimo livello, ma in aula gli insegnanti tendono a saltare interamente questi argomenti, fermandosi all’arte contemporanea del primo dopoguerra. Oppure dedicando veramente pochi minuti delle proprie lezioni a una sbrigativa quanto sprezzante spiegazione di cosa sia, per esempio, la body art.
Questo perché questo tipo di arte contemporanea viene considerata dal grande pubblico, docenti di belle arti compresi, come niente più che una trovata per farsi pubblicità in maniera plateale.
Cos’è la body art
Naturalmente non sfuggirà a nessuno, interessato o no al mondo dell’arte, cosa sia la body art: essa racchiude tutta quella serie di pratiche indirizzate a modificare il proprio corpo, inserendovi oggetti estranei o comunque cambiando il proprio aspetto in una maniera che può essere fissa o reversibile.
Alcuni progetti legati ai tatuaggi possono ricadere nell’ambito della body art, ma in genere si tratta di interventi più radicali, che vanno dagli impianti in silicone alla chirurgia tout court, come nel caso di Sampa Von Cyborg, un vero e proprio guru di questo settore che ha elevato a forma d’arte azioni come la biforcazione della lingua.
Oggi, grazie a realtà come motiva italia, interventi che una volta potevano essere rischiosi come l’inserimento di protesi sono assolutamente poco invasivi, e non richiedono tempi di ripresa lunghi.
L’approccio contemporaneo alla body art
L’obiezione degli insegnanti delle accademie, come abbiamo visto, è che la body art sia poco più che una mossa a effetto, l’equivalente per il mondo dell’arte di una sceneggiata. In un certo senso è vero: alcuni personaggi vicini a questa corrente non sono veri artisti, e apprezzano un po’ troppo l’attenzione del pubblico e farebbero qualunque cosa per essere notati.
In più c’è la preoccupazione legata alla salute fisica. Come abbiamo visto, però, questo poteva essere un fattore di preoccupazione fino a 30/40 anni fa. Oggi, invece, la chirurgia estetica ha fatto passi da gigante, e basta affidarsi alle strutture giuste e ai professionisti più richiesti per considerare di trasformare anche il proprio corpo in una forma d’arte.