I media tradizionali e più generalisti sono normalmente molto disattenti quando si tratta di scoprire nuovi talenti dell’arte (italiana in primis) e di parlare dei problemi legati al mondo delle accademie di belle arti.
Per costruirsi un proprio bagaglio culturale in questo ambito, il nostro consiglio è quello di astrarsi dalla comunicazione tradizionale e di costruirsi un proprio network informativo parallelo.
Dai social alle mostre
Un primo passo lo si può fare online, seguendo sui social (specialmente su Instagram) gli account ufficiali di quei musei e quei curatori che lavorano molto con l’arte contemporanea e sono noti per la loro attenzione ai giovani artisti e alle loro difficoltà nell’ambiente: la Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, il PAC a Milano, il MAN di Napoli sono buoni punti di partenza.
Naturalmente le manifestazioni legate al mondo dell’arte contemporanea sono altrettanto fondamentali, ma con qualche cautela: la celebre Biennale di Venezia è un appuntamento sì imperdibile, ma difficilmente dà spazio ai giovanissimi. Va, insomma, presa con le pinze. Meglio concentrarsi su eventi più piccoli come la BJCEM, Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo o la Quadriennale di Roma.